TREKKING IN EMILIA ROMAGNA

 

TREKKING IN EMILIA ROMAGNA

Quando la mattina vi svegliate al Riccione Beach Hotel e la giornata non è delle migliori per andare in spiaggia oppure lo è ma volete fare qualcosa di diverso organizzatevi per un bel trekking in Emilia Romagna !!!!

 La montagna – come dice l’alpinista e fotografo Guido Rey – è fatta per tutti, non solo per gli alpinisti: per coloro che desiderano riposo nella quiete come per coloro che cercano nella fatica un riposo ancora più forte.

L Emilia Romagna offre parecchi spunti e territori ideali per fare un sano trekking approfittando anche delle proprie vacanze in questa regione. Accompagnati se vogliamo da guide Cai, iniziamo il nostro cammino in uno degli splendidi percorsi trekking in Romagna, tra le montagne della nostra Regione!

LE GUALCHIERE

Il punto di partenza dell’itinerario treekking in Emilia Romagna  del nostro viaggio è l’abitato di Bagno di Romagna, stazione termale molto conosciuta per il turismo termale dell’Appennino romagnolo 

Dall’ abitato ci si sposta verso Verghereto, al bivio per il Passo dei Mandrioli si gira a sinistra e dopo poco, in una grande curva a sinistra sotto ad un viadotto della superstrada, si incontra, sulla destra, un grande spiazzo qui potrete parcheggiare la macchina e iniziare il vostro percorso a piedi . A lato del parcheggio parte una strada in leggera discesa che porta al vecchio borgo delle Gualchiere.

L’ insediamento paleoindustriale delle Gualchiere, uno dei più interessanti ed intatti dell’Appennino tosco-romagnolo, lo troviamo sulla sponda sinistra del torrente che porta lo stesso nome  Savio, e lungo l’antica via di Passo Serra che già nel medioevo metteva in comunicazione la Romagna con la Toscana e Roma..

Una volta passato  il borgo, il sentiero continua a destra, permettendo di evitare i 6 guadi, in successione, del fosso delle Gualchiere. Vista la scardsa portata attuale, noi proseguiamo dritto per i guadi, per riprendere il sentiero prima del ponte, nei pressi della Maestà Balassini.  e da qui si  comincia a salire l’antica mulattiera.

 Il sentiero sale poi sui tornanti che, in parte, sfruttano la naturale pendenza delle rocce arenarie del Poggio Alto, quindi si giunge al Nasseto (m.897 slm).

I tornanti agevolano la salita ed i balzi di roccia offrono bellissimi panorami sulla valle sottostante. 

Seguire i percorsi trekking in Romagna significa anche vivere bellissimi momenti di relax  immersi nella natura incontaminata!

Partendo anche  da Rimini  o da Riccione si possono raggiungere facilmente in auto diversi percorsi  di trekking  in Emilia Romagna adatti sia ai principianti che ai più esperti per trascorrere giornate di trekking davvero uniche.

Ma vediamo nel dettaglio alcuni zone con percorsi di trekking presenti in Romagna e anche nelle vincine Marche.

ALTA VALCONCA

Partiamo dal sud della Romagna al confine con le Marche dove incontriamo la valle del Conca che prende il nome dal fiume Conca, corso d’acqua che nasce a 1.400 metri sul monte Carpegna e termina nel mare Adriatico tra Misano e Cattolica.

La valle del Conca è in Romagna luogo molto apprezzato dagli amanti del trekking con percorsi molto variegati che si snodano lungo le dolci colline tra le decine di borghi presenti a partire :da Morciano di Romagna.

Da ognuno di questi borghi medievali, come Saludecio, Mondaino, Montefiore, Gemmano, che si trovano tutti su  sommità di colline,  e da qui partono percorsi per praticare trekking che si fanno via via più difficile salendo di altitudine.

PARCO DEL MONTE SAN BARTOLO

Usciamo leggermente dalla Romagna e passiamo nelle Marche ove troviamo una zona davvero unica per le escursioni di trekking: il parco naturale del Monte San Bartolo.
Il Parco è favoloso per la particolare conformazione in parte rocciosa e a strapiombo sul mare, un luogo unico che regala una visuale mozzafiato e paesaggi incantevoli.

Si divide nettamente in due parti, quella appunto direttamente sul mare con una costa alta anche fino a 200 metri e quella interna dove si trovano diversi paesi (Gabicce Monte, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara e Santa Marina alta), boschi e distese incontaminate.
Il Parco oltre che ideale per escursioni di trekking di vario livello, è luogo intriso di storia, dagli scavi archeologici di Colombarone dove si possono vedere i resti di una villa romana alle leggende dei vecchi porti e delle città scomparse.

MONTE CATRIA

Usciamo ancora  dalla Romagna per arrivare comunque ad un luogo facilmente raggiungibile da Rimini e molto apprezzata dagli appassionati di trekking: il Monte Catria.
Il  monte  Catria è la vetta maggiore dell’appennino umbro-marchigiano alto  1.701 metri e domina gran parte delle zone circostanti offrendo viste incredibili  e mozzafiato dalla sua cima .

Nelle giornate più limpide da qui si puo’  scorgere buona parte  di Italia centrale, dai Monti Sibillini ai monti Reatini fino al lago Trasimeno, i boschi umbri, le colline marchigiane e il mare Adriatico.

Il monte Catria fa parte inoltre  di un gruppo di monti che comprende anche il monte Acuto (1668 m s.l.m.), la vetta delle Balze degli Spicchi (1526 m s.l.m.), e il Corno del Catria (1185 m s.l.,m).
Su questi monti si trovano percorsi piuttosto selvaggi e di difficoltà variabile adatti ad appassionati di trekking di vario livello con la possibilità di godersi anche di una fauna e una flora ben rigogliosa. una bella  giornata in mezzo alla natura

GOLA DEL FURLO

Altra meta fuori dalla Romagna  ma piuttosto vicina  per un’escursione di trekking è la Gola del Furlo situata nel comune di Fermignano. La Gola prende il nome dalla sua particolare conformazione, un foro appunto che in latino ha questo significato.

Una conformazione davvero sorprendente, un “foro” maestoso scavato tra i monti Pietralata e Paganuccio dal fiume Candigliano.

Oltre all’aspetto per così dire scenografico, la zona del Furlo è meta ambita per escursioni poiché presenta numerosi percorsi di varia conformazione e difficoltà e una grande ricchezza sia di flora che di fauna; da segnalare in questo senso che la Gola è uno dei luoghi più frequentati dagli amanti del birdwatching per la presenza di specie che non è facile osservare altrove come l’aquila reale, il falco pellegrino, il gufo reale.

ALTO RUBICONE

Tornando in piena Romagna in una zona facilmente raggiungibile da Rimini ecco una meta per fare trekking piuttosto ricercata: i sentieri dell’alto Rubicone.

Qui si trovano tanti percorsi 16 i  in totale  per  quasi 160 km che si snodano nelle colline tra i Comuni di Sogliano al Rubicone, Roncofreddo, Mercato Saraceno, Sant’Agata Feltria, Talamello e Novafeltria.

Questi percorsi sono  ideali per il trekking ma anche per mountain-bike, un progetto davvero articolato nato da un’idea e da un grande lavoro svolto dal comune di Sogliano insieme all’associazione A-Team Bike School; un progetto che valorizza una zona naturale e che comprende ben tre vallate: Rubicone, Uso e Savio.

Visita il sito ufficiale: http://www.isentieridellaltorubicone.it/it/homepage/

FORESTE CASENTINESI

Altra zona ideale per trovare bei percorsi è il confine dove la Romagna incontra le Marche  e qui si trova un’altra meta di grande prestigio per gli appassionati di trekking, la zona di Bagno di Romagna, località che si trova a valle della catena appenninica che divide appunto la Romagna dalle Marche.
La valle, denominata del Savio per il nome del fiume che la attraversa, è snodo piuttosto importante essendo posizionato in una zona di grande passaggio dell’Italia Centrale dove scorrono arterie di comunicazione altamente trafficate.

Dal 1993 la zona è diventata ancor più importante con l’istituzione del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, un luogo dove la natura ha  un ruolo fondamentale, un paradiso di boschi e fauna che richiama migliaia di appassionati.

I sentieri si snodano lungo i crinali dei vicini monti e sono apprezzati per la loro grande varietà, per la possibilità di vedere animali e scorgere paesaggi davvero particolari, ma anche luoghi dove la storia ha lasciato il suo segno.

LE CASCATE DELL’ACQUACHETA

All’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, sempre al confine tra Toscana ed Emilia Romagna diamo una menzione particolare per gli appassionati di trekking le Cascate dell’Acquacheta.

Raggiungibili sia dalla parte romagnola che da quella toscana  in genere si predilige la Romagna per la semplicità nel raggiungere il paese di partenza che è San Benedetto in Alpe.

Da San Benedetto parte il sentiero che costeggia il torrente e sale lungo il monte, prima in modo dolce poi più pendente anche attraverso il bosco per arrivare intorno ai 700 metri s.l.m. alla Cascata dell’Acquacheta, luogo davvero unico e suggestivo.

Il dettaglio del percorso: http://www.appenninoromagnolo.it/itinerari_trek/acquacheta.asp

NASSETO

Storicamente, del podere si trova notizia già nel 1500 ed è rimasto attivo e utilizzato fino agli anni ’60 del secolo scorso. Qui venivano portati all’alpeggio,, gli animali provenienti da altri pascoli. Un grande prato adibito al pascolo dove ancora oggi, d’estate, può capitare di vedere qualche mandria.

Il suo paesaggio, però, con il trascorrere del tempo sta mutando pian piano da semplice prato in bosco, per la presenza sempre più fitta di rovi e piante selvatiche.

L’intero podere è attraversato da una mulattiera affiancata da una doppia fila di aceri, cerri e carpini secolari: porta verso il Passo Serra, seguendo un percorso che anticamente praticavano i pellegrini diretti verso Roma.

Da qui  percorrendo un lungo e boscoso tratto di crinale lungo il quale si incontra  il Passo dei Mandrioli e Cima del Termine, ci dirigeremo verso il Poggiaccio, per poi ritornare alle Gualchiere scendendo il sentiero 185.

I percorsi trekking in Romagna sono l’occasione ideale per ritrovare la quiete e la serenità e per il vostro soggiorno potrete scegliere il Riccione Beach Hotel con il suo brunch dalle 8 alle 14,00, il parcheggio privato a pochi passi dal mare e da tutti i percorsi per escursionismo e trekking della Emilia Romagna, delle Marche e Toscana.

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COSA FARE IN AUTUNNO IN ROMAGNA VICINO A RICCIONE


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 1- Cosa fare in Autunno a Riccione? – Esperienza in viaggio sulla via dei vini sangiovese and co.

State pensando a ”  cosa fare in autunno a Riccione ” ???

Se vieni in Romagna devi assolutamente seguire la  via del gusto lungo il cammino del Sangiovese e dei profumatissimi vini prodotti qui!

La Romagna rinomata come  terra dell’accoglienza e della cordialità, è attorniata da i piccoli e magici borghi medievali,popolata di gente bellissima che tramanda tradizioni e racconti.

E sono queste persone che con il tempo hanno fatto crescere questo straordinario prodotto tramandando tradizioni di generazione in generazione.

Settembre e ottobre sono il periodo  migliore sicuramente più suggestivo per visitare le vigne, portandosi dietro l’intera famiglia passando una giornata in pieno relax raccogliendo l’uva. 

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2 – Cosa fare in Autunno a Riccione? – Girovagare per l’appennino Immersi nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi

Se vieni appunto in autunno settembre è la stagione degli amori e  il mese in cui il cervo è al suo massimo sviluppo poiché inizia la stagione degli amori. 

Nella notte richiami d’amore dei cervi sembrano urla che non possono non impressionare per potenza e maestosità.

Avventurarsi nei boschi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi da metà settembre a metà ottobre significa assistere a questo spettacolo da vicino, ascoltando il bramito dei cervi e lo scontrarsi delle corna, guardandoli assolutamente senza disturbarli.

Sul sito del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi puoi trovare tutte le info a riguardo: https://www.parcoforestecasentinesi.it/ e troverai un sacco di cose da fare in autunno a Riccione.

 

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3 – Cosa fare in Autunno a Riccione? Ammirare i fenicotteri rosa

Questo meraviglioso spettacolo  lo si puo’ ammirare nel Parco del Delta del Po

In Romagna esiste infatti  questa nostra piccola nostrana  Camargue che sulla cartina troviamo segnata  come il Parco del Delta del Po.

Vi si possono ammirare i bellissimi fenicotteri rosa  immersi in un paesaggio che amanti di natura e animali non possono perdersi tra le esperienze da vivere!

Una vera e propria full immersion nella natura con la possibilità di visitare i siti naturalistici di questo luogo, riconosciuto nel 2015 come Riserva della Biosfera MaB UNESCO.

Qui  gli uccelli del Delta del Po costituiscono la più importante area ornitologica italiana e una delle più rilevanti d’Europa, un patrimonio di straordinario valore, con oltre 310 specie segnalate. 

Se volete delle info ecco qua  http://www.parcodeltapo.it/

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4- Cosa fare in Autunno a Riccione? – A cena nel capanno da pesca

I Capanni da pesca sono uno dei simboli del paesaggio emiliano-romagnolo che con le loro sagome colorate e inconfondibili sono guardiani instancabili delle nostre acque.

Per farvi scoprire questa realtà autentica, fatta di luci e colori, vi proponiamo alcuni itinerari perfetti come:

  • suggerimento per pescatori non professionisti
  • idea di viaggio per gli amanti del birdwatching
  • prossima meta per gli appassionati di fotografia

Scoprire i capanni da pesca è una proposta per tutte le stagioni.

La primavera, con le prime giornate miti, regala lo spettacolo del risveglio della natura.

L’estate arricchisce, con un sapore del tutto vintage, la vivace vacanza di spiaggia.

L’autunno offre un break rilassante, perfetto per il rientro alla quotidianità.

L’inverno, con la sospensione della pesca e lo smontaggio delle reti, è perfetto per chi cerca tranquillità e vuole entrare in contatto con le genti di questi luoghi.

Ma scoprire i capanni da pesca in Emilia Romagna è, sempre, anche un viaggio nel tempo, nelle tradizioni di pesca locali in una sorta di eco-museo all’aperto della tradizione abitativa delle zone umide dell’Emilia-Romagna.

Il capanno da pesca, detto anche “bilancione” è un tipico capanno da pesca con rete a bilancia utilizzato dai pescatori nelle zone costiere dell’Emilia Romagna.

Nel porto canale  di Cesenatico ne troviamo di favolosi  che sono diventati a pieno titolo una parte del patrimonio culturale dell’Emilia Romagna.

Altrettanto belli sono quelli in provincia di Ravenna che entrano in simbiosi con il paesaggio del Parco del Delta del Po.

Immaginate di entrarci dentro e potere assaggiare  una cena di pesce appena pescato…

Non vi sembra una delle esperienze da vivere almeno una volta nella vita?

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RIMINI BEACH ARENA-eventi di musica e divertimento a Riccione

Special Guest straordInari provenienti da tutto il globo“Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime..” questo è stato lo slogan di questo Rimini Beach Arena

Estate 2019  è stato l’ anno zero per un evento straordinario .Sulla spiaggia di confine tra Rimini e Riccione  e’ arrivato  Rimini Beach Arena,  in un’area di oltre 10 mila metri quadrati, in pena zona  Colonia Bolognese e vicinissima ( pochi passi a piedi) dal Riccione Beach Hotel finalmente un nuovo spazio suggestivo, con una programmazione musicale di primo piano.

La programmazione musicale di Rimini Beach Arena è iniziata il  20 luglio ed è terminata 17 agosto, con una line up caratterizzata dai live dei migliori artisti italiani urban e da una serie di dj protagonisti dei più importanti festival di musica elettronica

.

 

Ci sono stati concerti e dj set all’ insegna della trasversalità, perfetti per un pubblico eterogeneo come quello che frequenta abitualmente la riviera romagnola: un progetto in linea con le più importanti manifestazioni europee ed internazionali, manifestazioni  nelle quali si abbatte ogni barriera di genere e soprattutto se ne consente la fruizione di giorno e di sera.
Rimini Beach Arena ha avuto  artisti in cartellone:

-Capoplaza, Dark Polo Gang e Gabry Ponte con il suo format  (sabato 20 luglio),

-Izi e Timmy Trumpet (sabato 27 luglio Rimini Beach Arena),

-Anastasio, Alok e Burak Yeter (sabato 3 agosto Rimini Beach Arena),

-Achille Lauro e Afrojack (sabato 10 agosto Rimini Beach Arena),

-Boomdabash e Steve Aoki (martedì 13 agosto Rimini Beach Arena),

-Don Diablo e Gigi D’Agostino (mercoledì 14 agosto Rimini Beach Arena)

-Random, una festa a caso (venerdì 16 agosto  Rimini Beach Arena).

Per Ferragosto la Rimini Beach Arena ha proposto  Circoloco, uno dei brand della musica elettronica più importanti al mondo, un  iconico party  degli ultimi vent’anni dei lunedì del Dc10 di Ibiza, con alcuni degli artisti internazionali più esclusivi della dance culture come Seth Troxler, Martinez Brothers, Peggy Gou, Jamie Jones and Joseph Capriati e con CIrco Loco ha fatto sold out.

Ma vediamo artista per artista ….

La Dark Polo Gang è un collettivo romano che ha esordito nel 2015 con il mixtape “Full Metal Dark”, subito divenuto fenomeno di culto; lo scorso anno hanno partecipato come giudici a StraFactor. Quattro rapper si conoscono fin dall’infanzia essendo cresciuti negli stessi quartieri (Rione Monti, Trastevere, Campo de’ Fiori) e iniziano a fare rap per puro divertimento.

Sarà solo Sick Luke a spingerli a produrre seriamente un primo album. Le  tematiche trattate sono il consumo di droga, i soldi e la passione per la moda, il tutto rappato con uno stile piuttosto naif che genera non poche critiche nei loro confronti. Le loro rime sono spesso approssimative, non vengono “chiuse” e il loro modo di atteggiarsi è aggressivo, più Drill che Gangsta ma ai giovani piacciono davvero tanto.

Vincitore dell’ultima edizione di X-Factor,trasmissione musicale seguitissima,  Anastasio si è imposto grazie ad uno stile capace di miscelare il rap con il cantautorato di culto; le date del suo tour sono andate tutte sold out, così come la sua performance al Concertone di maggio a Roma ha lasciato una sua impronta .

Nel 2019 partecipa al Festival di Sanremo come ospite, cantando l’inedito “Correre” . La canzone viene quindi pubblicata come singolo e come video-cortometraggio. A fine marzo parte il suo primo tour, “La fine del mondo” e ora qui al rimini Beach Arena

 

Capo Plaza, Luca D’Orso all’anagrafe, è un giovane rapper salernitano classe ’98. Pubblica su Youtube la sua prima traccia, “Sto Giù”, il 26 Febbraio 2013. Seguono molti altri brani e alcuni freestyle. Tra questi citiamo “Tutti i giorni”, con il featuring di Sfera Ebbasta, il cui video è uscito il 22 maggio del 2014 con la regia di Alessandro Raimo per la Raimo Production

.L’11 dicembre 2016 Capo Plaza annuncia il suo ingresso in Sto Records, l’etichetta di Ghali nonché una delle factory più interessanti della nuova scena trap italiana.

Gabriele “Gabry” Ponte) è un disc jockey, produttore discografico, conduttore radiofonico e opinionista televisivo italiano.
Nel 1993, a 20 anni, entra a far parte della BlissCo., che stava aprendo, e diventa dj producer. Comincia poi a lavorare in alcuni i locali di Torino e si sposta spesso anche in Liguria, Veneto e Friuli, dove diventa prima D.J. resident, poi direttore artistico e infine titolare di un locale della riviera adriatica.
Dopo alcuni anni di lavoro in studio, nel 1998 comincia la sua collaborazione con Maurizio Lobina e Jeffrey Jey (Gianfranco Randone), e così nascono gli Eiffel 65.
Nel 2002 pubblica il suo primo disco solista, GABRY PONTE; nel 2004 esce DR JEKYLL E MR. DJ e l’anno dopo annuncia la separazione dagli Eiffel 65, per seguire la carriera solista. Fra il 2001 e il 2017 fa uscire letteralmente decine di singoli, oltre a una serie di raccolte con remix e tre EP. Sempre di casa a Riccione e ora al rimini Beach Arena

Innovatore e precursore di nuove tendenze musicali, artistiche ed estetiche, Achille Lauro è stato tra i protagonisti della 69° edizione del Festival di Sanremo dove rea in gara con il brano “Rolls Royce”, che è stato certificato Oro (certificazioni diffuse da Fimi/GfK Italia)  .La passione per la musica gli è stata passata dal fratello, produttore del collettivo rap Quarto Blocco.

L’olandese Nick Van de Wall meglio noto come Afrojack, è il dj numero 8 al mondo nella Top 100 Djs Poll, classifica della rivista specializzata DJ Mag che ogni anno decreta i 100 migliori dj al mondo; è fidanzato con Elettra Lamborghini e sembrano destinati a convolare a nozze l’anno prossimo….beato lui .Nominato due volte ai Grammy Awards, L’album di debutto FORGET THE WORLD esce nel 2014 e ospita, fra gli altri, Sting, Snoop Dogg e Whiz Khalifa.”

Steve Aoki è uno dei dj più pagati al mondo in base all’annuale classifica stilata dal magazine statunitense Forbes: ha una media di 250 serate all’anno ed ha fondato la Aoki Foundation, per supportare la ricerca neurologica. I suoi non sono semplici dj set, ma veri e proprio show.  Steve è  quindi un disc jockey e produttore discografico statunitense di origini giapponesi, ed è  fondatore della Dim Mak Records A soli 20 anni, nel 1996, Aoki crea l’etichetta discografica Dim Mak Records, nome derivato da una delle mosse del suo eroe d’infanzia, Bruce Lee.

Gigi D’Agostino,  talvolta menzionato come Gigi Dag è un dj  e produttore discografico italiano . Autore principalmente di musica dance,  ha etichettato parte della sua produzione come “Lento violento” e altra come “Mediterranean progressive”, stile in cui verranno riconosciuti altri musicisti della scena Italo dance a cavallo fra gli anni 1990 e 2000.

Il 17 dicembre 2017 viene aperto un nuovo canale Youtube in cui Gigi d’Agostino, con il suo pseudonimo Lento Violento, inizia a pubblicare loop e brani inediti di canzoni già conosciute dai fans all’epoca del programma radiofonico “Il Cammino di Gigi D’Agostino”, ma che non aveva mai voluto pubblicare nelle raccolte e negli album precedenti.

Con il suo pseudonimo Lento Violento a marzo vengono rilasciati su tutti i principali store online alcuni nuovi singoli,

Don Diablo, il disc jockey olandese, che sin da teenager ha catturato l’interesse delle grandi Major come Sony, padre fondatore della Future House e remixer di artisti come Madonna, Ed Sheeran e Rihanna .E’  tuttora un produttore discografico di fama mondiale. Compone brani per film, spot pubblicitari e per altri cantanti. Essendo proprietario di ben due case discografiche, è spinto dall’associazione Dance4Life, che va a scoprire i nuovi talenti musicali.

Ed infine appunto Circoloco al Rimini Beach Arena   Circoloco è come il DC10 elevato all’ennesima potenza. Dagli umili inizi nel 1999, la festa del lunedì ed è diventata un rito di passaggio per chiunque ami il clubbing nella sua forma più pura.

La Storia di Riccione

la storia di riccione

La Storia di Riccione

Da veri amanti di questa meravigliosa città non potete non conoscere la storia di Riccione!

Il territorio di Riccione ha una storia molto antica come testimoniano i reperti custoditi nel Museo del Territorio, ci sono documentazioni della presenza umana sin dalla preistoria, sin da duecentomila anni fa.

La zona viene occupata e colonizzata dai Romani a partire dal III secolo a.C. (Nel 295 a.C. vittoria Battaglia del Sentino contro Sanniti, Umbri, Etruschi e Celti -Galli Senoni- Nel   268 a. C. fondazione di Ariminum) e unificata sotto il grande ombrello della romanità.

Del tardo antico non abbiamo testimonianze archeologiche, probabilmente anche il Vico Popilio di San Lorenzo in strada si spopolò per le condizioni ambientali (impaludamento) e le incursioni dei popoli del nord (guerre gotiche con la Pentacoli bizantina 535-553).

In un documento del Codice Bavaro (registro di concessioni di terreni fatte dalla chiesa ravennate del 810/816 circa si parla di un fondo in località Arcioni, la storia di RIccione era già cominciata

La pieve di San Lorenzo compare per la prima volta in un documento del 997 e quella di San Martino in Arzune (attuale Riccione Paese) nel 1217 denotando un incremento degli abitanti.

Nel 1371 un censimento conta a Riccione due nuclei abitativi rispettivamente con 26 e 13 fuochi.

Nel 1564 non si annovera alcun focolare.

Vicende alterne di guerre e calamità scandiscono le brevi notizie che si riferiscono alla zona, si ritiene che la formazione di un nucleo abitativo lungo la Flaminia nella storia di riccione sia da porre intorno alla metà del Diciassettesimo secolo, a fine secolo è presente una popolazione di 320 persone. Alla fine del 1700 gli abitanti sono 850 per la maggior parte intorno alla chiesa di San Martino, nella Riccione paese.

Verso la seconda metà dell’Ottocento i riccionesi erano circa 1850.

I due nuclei abitati di Riccione e di San Lorenzo si trovavano in una situazione sociale ed economica di estrema arretratezza. L’economia era basata prevalentemente sull’agricoltura e in parte minore alla pesca rivierasca che forniva appena sostentamento.

La popolazione -che Don Tonini ci rappresenta fiorente di salute ed avvezza alle fatiche- sgomita tra disagi e difficoltà, il tasso di analfabetismo è altissimo e le abitazioni sono in condizioni pietose, la maggior parte prive di servizi igienici.  Manca tutto, luce, strade, fognature e acquedotto.

Qualche decennio più tardi le guide turistiche, i manifesti pubblicitari, le cartoline, la stampa, i filmati Luce avrebbero familiarizzato al grande pubblico degli italiani l’immagine di una cittadina completamente mutata e divenuta ormai una delle principali stazioni balneari d’Europa.

A che cosa si deve un così rapido sviluppo nella storia di Riccione?

A diversi fattori ma certamente senza ombra di dubbio in primo luogo la storia di Riccione ha avuto uno sviluppo in seguito alla acquisita autonomia comunale sancita nel 1922.

Infatti se la nascita del comune autonomo sigla il punto di arrivo di un processo economico e sociale veicolato dalla nascita e dallo sviluppo dell’industria turistica certamente segna anche il punto di partenza per il raggiungimento di nuovi grandi traguardi.

Ma facciamo un salto indietro nel tempo nel la storia di riccione.

A metà Ottocento si erano ormai ampiamente diffuse le informazioni sui benefici dei bagni di mare, in particolar modo per la cura delle anemie, e già dal 1827 a Viareggio era nato il primo stabilimento balneare.

Contestualmente si andava diffondendo la cultura della vacanza tra le classi sociali più ricche che disponevano di danaro e tempo libero.

Riccione allora non aveva ancora storia civica, in quanto priva di una propria identità, era un piccolo insediamento, che dipendeva economicamente e amministrativamente da Rimini, della quale rappresentava una piccola propaggine rurale, separata.

Con la costruzione della ferrovia nel 1861 e la fermata a Riccione nel 1865 dovuta all’intervento di Don Carlo Tonini arciprete di Riccione si accorciarono le distanze e per intervento del comitato per gli ospizi marini creato ad hoc da autorevoli rappresentanti del luogo (farmacista, il medico, il prete…) in rapporto con il comitato di Bologna, arrivarono nel borgo di Riccione paese, accolti presso le povere ma dignitose e ospitali famiglie, i primi bambini scrofolosi.

Certamente questa soluzione un po’ appartata, e certamente più economica, rispetto alle località turistiche in voga si prestava meglio alla cura di questi esserini malati:

L’esperienza di questo primo turismo sanitario del la storia di riccione fu un successo. Così e nel giro di un anno, ad opera dei primi lungimiranti imprenditori, seguì l’ospizio Amati-Martinelli e dopo due l’ospizio romagnolo.

Qui ha inizio la fortuna di Riccione.

In molti casi grazie al personale medico degli ospizi e ai famigliari, la fama di un luogo salubre e dalle bellezze naturali si diffondeva anche tra la media e alta borghesia di varie, parti d’Italia, principalmente emiliane, che acquistavano i terreni venduti a prezzi modici.

Il Conte Martinelli fu uno dei pionieri dello sviluppo turistico. Il suo sogno era quello di fare di Riccione una località di elite con stare ampie e belle ville immerse nel verde in prossimità della spiaggia.

Verso il 1880 progettò un piano regolatore nell’area di sua proprietà tracciando strade e piantando alberi iniziando a delineare quella che sarà denominata “La città giardino”.

Nel 1885 si contavano già 10-12 ville di forestieri. (la sig.ra Ceccarini, il prof. Pullé, il prof. Manfroni…)

Inizialmente Riccione era chiamata Arcione e la sua più famosa via che ora tutti chiamiamo e conosciamo con il nome di Viale Ceccarini era chiamata invece Viale Viola!

Perché viale Ceccarini ha cambiato nome?

L’11 ottobre 1911, il viale “Viola” fu rinominato Viale Maria Ceccarini, in onore alla moglie del dottor Giovanni Ceccarini.

Maria Boorman Wheeler fu una grande benefattrice per Riccione e tutta la provincia: si occupò dell’illuminazione pubblica del paese, contribuì alla realizzazione del porto, realizzò la strada di accesso all’approdo, distribuì per anni 300 minestre giornaliere per contrastare come possibile la povertà che inginocchiava Riccione.

Dopo la morte del marito la donna sostenne finanziariamente la Società Operaia di Mutuo Soccorso e la Biblioteca Popolare Circolante e inaugurò l’asilo infantile Giardino d’Infanzia.

La strada fu ampliata e dotata di marciapiedi nel 1925 e nel 1926 si provvide alle fognature e alla massicciata.

L’anno dopo furono piantatati i primi pini, alcuni dei quali ancora oggi fanno ombra sul viale. La città e il viale crescevano insieme alla notorietà di Riccione che si affermava sul territorio Nazionale (e non solo) come meta turistica.

Successivamente nacquero i primi ristoranti di pesce del la storia di riccione.

Il suo centro, elegante salotto, diventava sempre più il cuore pulsante della città. Superata la crisi del secondo dopoguerra si vide il ritorno al turismo d’elite e Viale Ceccarini divenne, soprattutto fra gli anni’60/70, la cosiddetta “Montenapoleone” dell’Adriatico.

Dagli anni 70 il Viale è stato reso pedonale, ed oggi più che mai è il simbolo di Riccione. Lo stesso Palazzo dei Congressi è stato fatto erigere di fianco alla celebre via.

Le griffe dell’alta moda sono felici di apparire e legare il loro nome a una città e ad un viale simbolo di eleganza e tendenza.  La vecchia Viola è oggi un’ affascinante meta per giovani e non, sede di ristorantini, pub, locali , disco bar e negozi d’alta moda.

Il fascino locale e peschereccio rimane, infatti Arcione nasce come paesino di pescatori!

la storia di riccione

Ma scopriamo la storia di Riccione!

Riccione era, e lo fu sino al 1922, una frazione del Comune di Rimini  distante circa 10 chilometri dal capoluogo.

Potevi vedere solo poche case vecchie, malmesse,  contigue, disposte lungo la via principale che formavano il Paese che distava  dalla zona balneare circa un chilometro, chiamata Colonia.

Si chiamava cosi per il nome preso da un vecchio fabbricato adibito a collegio che ospitava, in estate,  bambini bisognosi di cure marine efficaci in alcune forme di rachitismo.

Il Rio Melo, (fiume che passa circa a metà della città) scendeva dalle colline, formava con la sua foce il porto di Riccione, non ancora palificato e privo del ponte che doveva collegare le due sponde. Esisteva giusto un traghetto.

Nel porto invece trovavano rifugio le barche adibite alla pesca locale.

Maria Ceccarini, di cui abbiamo parlato sopra, nel 1897 aveva fatto costruire un modesto approdo  con due targonate in legno che, raccogliendo le acque del delta del Rio Melo, formavano un canale sufficiente per l’ormeggio soltanto di piccole imbarcazioni. 

Nel 1913 il Comune di Rimini dovette intervenire col cemento armato per sostituire il legno corroso dall’acqua. Il problema più fastidioso era quello dell’interramento del fondale, dovuto all’arretramento del mare, che impediva  alle acque del molo di superare i 70 cm.

Nel 1920-25 si fecero altri lavori di  sistemazione sommaria. I lavori più significativi vennero fatti nel 1933 con la  pulitura del fondale per mezzo della draga Dalmazia del Ministero dei Lavori Pubblici.

La spiaggia, abbandonata alla natura, coperta di vegetazione selvatica, era  limitata tra la villa dei conti Soleri Martinelli e il porto canale.

Alcune famiglie avevano la villa padronale, ma la maggior parte si collocava  nelle abitazioni di qualche pescatore o marinaio che abitava nella zona e che,  nel periodo estivo, dava in affitto.

Sulla spiaggia giocavano liberamente i bambini riparati dal sole da tende  sostenute da pali infissi nella sabbia. I figli più grandi avevano il permesso  di entrare in acqua, i più piccoli erano affidati alla custodia delle balie.

la storia di riccione

Allora i genitori arrivavano a Riccione con il treno che aveva la stazione nel centro della zona balneare, sulla Rimini-Ancona. Venivano al mare, di solito il  sabato, scatenando la gioia dei piccoli ed anche delle signore che godevano, finalmente, un poco della loro compagnia.

Si viveva un vivere semplice, naturale, senza eccessive pretese, anche se  Riccione poteva offrire ottimi alberghi di elevata categoria. Non era ancora  quel centro balneare che sarebbe diventato negli anni a venire. Oggi una delle più famose spiagge dell’Adriatico.

Ma… proseguiamo con la storia di Riccione osservando la nascita di ciò che oggi sono gli alberghi!

A fine Ottocento alcuni s’improvvisarono locandieri con le loro  trattorie o addirittura albergatori: “Del Pesce” (nata nel 1894 dove più tardi, nel 1906, doveva sorgere  l’albergo “Lido”) sulla tettoia della quale spiccava l’insegna “Specialità brodetto alla marinara”;

l’alberghetto con ristorante “Vannucci”, dove poi si  fece il teatro Dante, che rimase sino al 1957; l’albergo “Rocchi”; la taverna “Trombi”; il ristorante “Bologna”, scomparso per l’edificazione dell’albergo “Roma”; e tanti altri…

Vi erano pochi capanni sulla spiaggia e il bettolino di Colombo, in centro; ogni sera  le barchette venivano tirate in secca perché il porto non c’era o era inadatto;

il primo cosiddetto Ufficio Postale era in viale Roma, poi vicino  all’”Amati”; le mareggiate invernali infilavano su, per il viale centrale, i piccoli natanti, circondando di acque minacciose le case delle prime linee.

Audaci furono quei riccionesi inesperti, che a forza di sacrifici e di  cambiali edificarono, pietra su pietra, le loro case, le loro modestissime industrie, i loro commerci.

Se mancavano loro la tecnica e  i mezzi di quella difficile attività che oggi va sotto il nome pomposo di Industria Alberghiera, se tutto era rudimentale, insufficiente e imperfetto, vi rimediavano con il grande amore e la grande volontà di fare, migliorandosi  continuamente, per soddisfare le limitate esigenze dei “forestieri”, che sempre riconobbero e apprezzarono la familiare cordialissima ospitalità dei riccionesi.

S’andava a letto lasciando la porta socchiusa e la  bicicletta (senza lucchetto) e quant’altro all’aperto, nel giardino o  sulla strada.

la storia di riccione

Formalmente la nascita del Comune di Riccione è connessa a quella del  fascismo: praticamente sono nati insieme, nel senso che le lotte condotte dai  riccionesi (1907-1922) per emanciparsi dalla sudditanza nei confronti del Comune di Rimini;

Temevano la concorrenza sul piano turistico e trovarono pieno appoggio nel Duce e, grazie a quest’ultimo, nell’allora Re d’Italia, Vittorio  Emanuele III, che in realtà parteggiava per Rimini, come attesta l’assenteismo del Prefetto nei confronti delle rivendicazioni della Commissione esecutiva per  la costituzione del Comune.

Era composta dal Conte Pullè, Roberto Mancini, Antonio Leardini, Conte Luigi Guarini, Pio Della Rosa, Giovanni Bugli, Achille Conti, Lucio Amati.

La nascita del turismo nel la storia di riccione

La scoperta del “turismo”, tuttavia, risale già alla seconda metà  dell’Ottocento:

nel 1906 più di cinquemila turisti, provenienti da Veneto,  Lombardia ed Emilia (ma anche dall’estero), venivano a passare le vacanze estive  in questa amena località, si edificano ville molto lussuose, stazioni termali e anche le prime colonie marine per bambini gracili.

Il primo locale di ristoro della marina riccionese fu allestito da Leonilde Conti nel 1885, in via Viola. Il primo albergo invece è  quello di Sebastiano Amati, del 1901 (seguito da quelli di Bologna e di Vannucci), sempre nei pressi di via Viola, una delle due strade, sicuramente la più  importante, per accedere agli arenili .

Sono state queste prime attività turistiche a far maturare la consapevolezza che la borgata riminese avrebbe potuto svilupparsi  meglio come Comune autonomo.

La Guerra nella Storia di riccione

Nella storia di riccione non possiamo nemmeno dimenticare il grande peso che i Riccionesi hanno dovuto sopportare con la guerra!

la storia di riccione

Sono ben 69 i morti che vi furono a causa della guerra, mentre i danni materiali che subì Riccione, solo per la parte relativa agli edifici pubblici,  ammontarono alla cifra astronomica e approssimativa di 650 milioni di lire.

Da notare che negli anni 1947-53 il salario medio di un operaio era di circa 20.000  lire al mese, il pane costava 100 lire al chilo, il vino e la benzina 100 lire al litro e una normale pensione non superava le 4.500 lire al mese.

Nel 1921 Riccione aveva oltre 5.000 abitanti (per diventare Comune ne  occorrevano almeno 4.000); nel 1936 ne aveva poco più di 8.000; quindici anni  dopo oltre 13.000; 20.000 nel 1961;

Quasi 29.000 nel 1971; sui 31-33.000 dal 1981 al duemila.

Oggi, secondo fonti Istat del 2010, è arrivata a 35.543 (18.612  donne e 16.931 uomini), con una densità media per kmq di 2.076,1 abitanti. Gli stabilimenti balneari sono circa 150 e 460 gli alberghi.

Non ha mai smesso di crescere: in meno di un secolo ha visto moltiplicare i propri abitanti di sette volte.

Il Fascismo nella storia di Riccione

Abbiamo parlato di Riccione anche durante la guerra…  che cosa è successo a Riccione sotto il fascismo? Vediamolo in ordine  cronologico.

  1. Viene costruito il nuovo ponte sul fiume Marano per congiungere Rimini e  Riccione lungo la strada litoranea.
  2. Riccione ottiene il riconoscimento legislativo statale di  “Stazione di cura e soggiorno”. La famiglia Mussolini decide di trasferirsi, per le proprie  vacanze, da Cattolica a Riccione, perché considerava quest’ultima più idonea alle idee del regime, essendo nata come Comune grazie a un provvedimento fascista.
  3. Inaugurata la linea tramviaria Rimini-Riccione.

1927-32. La famiglia Mussolini, dopo un breve soggiorno l’anno prima a Villa  Terzi, in viale Gramsci, decide di passare le vacanze estive all’Albergo Lido (attuale Mediterraneo), di Domenico Galavotti, occupandone un intero piano  sopra il grande terrazzo.

La Riviera romagnola è ormai la spiaggia degli italiani più facoltosi e del loro Duce: a Riccione la famiglia Mussolini; a Rimini Claretta Petacci; mentre a  Cesenatico Arnaldo, fratello del Duce; e a  Cattolica il  camerata Balbo.

la storia di riccione

I filmati del regime mostrano, di Riccione, le iniziative  sportive, le gare di tennis (in cui chiunque giocasse col Duce, inclusi i Galavotti, aveva l’obbligo di farlo vincere), motociclistiche, velistiche, di  tiro al piccione, che fanno parte della cultura fascista:

Al mare il corpo per la prima volta viene esibito in spiaggia, come mito dell’uomo nuovo, forte e  sano (anche il costume da bagno femminile subirà una costante evoluzione, indipendentemente – è il caso di dirlo – dal fascismo maschilista).

Riccione,  coi suoi 86 alberghi e pensioni, per una clientela con diverse possibilità  economiche, entrava nell’immaginario collettivo italiano per le vacanze estive.  Tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta le presenze turistiche raddoppiano come non mai nel la storia di riccione.

  1. Inaugurato l’aeroporto civile di Miramare di Rimini.
  2. Inaugurati il nuovo acquedotto comunale, la Casa del Fascio in viale  Ceccarini e il Grand Hotel di Riccione, di proprietà di Gaetano Ceschina, il  più grandioso albergo della costa romagnola, 155 camere, 265 letti, 25 bagni in  camera, telefono, autorimessa, 3 campi da tennis, golf in miniatura. La lista degli offerenti per la Casa del Fascio è lunghissima: tra essi figura Giordano  Bruno Galavotti, con una cifra cospicua di lire 417,75.
  3. Il conte Frangiotto Pullè, che aveva fatto la marcia su Roma nel ’22, è  nominato, con Decreto prefettizio, Podestà di Riccione (e lo resterà sino al 1941). Nel 1939 diventerà Consigliere nazionale e Sottosegretario di Stato per  il Turismo e lo Spettacolo. Inaugurata la colonia marina “Enrico Toti”, alla presenza di Donna Rachele, moglie di Mussolini.

Poi sarà la volta della colonia  “Bertazzoni”.

Il conte Costanzo Ciano inaugura la linea ferroviaria Rimini-San Marino.

  1. La famiglia Mussolini si trasferisce all’Hotel Milano-Helvetia. Mussolini  fa ripulire il fondale del porto. Incontra al Grand Hotel il cancelliere austriaco E. Dollfuss, che verrà fatto assassinare da Hitler a Vienna, nel  luglio 1934, mentre la sua famiglia soggiornava a Riccione.
  2. Da Giulia Galli in Bernabei (che diventerà Sindachessa di Riccione), con  l’intermediazione del Podestà Frangiotto Pullè, Donna Rachele acquista una villa  sul lungomare di Riccione (oggi Villa Mussolini), per farne una residenza balneare della famiglia (in questa villa i figli di Mussolini e di  Galavotti-Caldari si guardavano insieme i film americani proibiti nel circuito nazionale.

Mussolini inaugura la prima regata nel la storia di riccione dei Dinghy del Club Nautico di  Riccione, nato l’anno prima (fu tra i primi in Italia).

  1. Inaugurato a Riccione il primo Palazzo del Turismo nel la storia di riccione e della riviera  adriatica. Il cinegiornale Luce definisce questa località “una delle più belle  e frequentate spiagge d’Italia”. Non a caso negli anni Trenta le pensioni, le strutture ricettive e gli alberghi superavano gli alloggi privati.
  2. Inaugurato dal Duce un Teatro all’aperto (allestito in due settimane) di  8.000 posti per la stagione lirica.
  3. L’Italia, entrata in guerra, ha bisogno di ferro: entro novembre ville,  alberghi e pensioni della riviera devono sostituire le recinzioni con materiale  autarchico.
  4. Donna Rachele inaugura il villaggio operaio e il ricovero per anziani  nella zona di Raibano.
  5. A titolo propagandistico il duce, a giugno, dà inizio alla mietitura in un  orto di guerra e alla trebbiatura in una frazione di Riccione.
  6. Due figli del duce, in vacanza nella loro villa riccionese, apprendono la  notizia dell’arresto del duce. 

Il primo bombardamento aereo nel la storia di Riccione fu quello del 10 giugno 1944, di un  aereo inglese, che voleva far saltare il ponte ferroviario lungo il viale Virgilio.

E’ noto che fecero più danni i bombardamenti degli Alleati che non la presenza  tedesca: il Riminese anzi sarà una delle zone più bombardate d’Italia, pari solo  a quella di Cassino (solo tra i soldati dei due schieramenti vi saranno circa 45-50.000 morti). L’Ottava Armata infatti prima di guerreggiare con mezzi  terrestri preferiva bombardare sia con gli aerei che con le navi (quello navale iniziò il 2 settembre 1944), per intimorire il nemico, che però non se ne  preoccupava affatto e chi ci andava di mezzo era solo in realtà la popolazione locale. La tattica bellica alleata era improntata alla lentezza: ci si accontentava di logorare il nemico progressivamente, avanzando solo dopo che i  tedeschi, peraltro numericamente esigui, si ritiravano.

Non subirono rappresaglie semplicemente perché in pianura non vi fu  una vera e propria attività partigiana, come invece a Rimini, anche se furiosi  furono i combattimenti nell’entroterra riccionese, a Coriano, Montefiore e Gemmano (qui venne ferito Gianni Quondamatteo, che diventerà, finita la guerra,  il primo Sindaco di Riccione e che darà contributi decisivi, come intellettuale, alla valorizzazione delle tradizioni culturali e linguistiche della Romagna).

Nel frattempo gli Alleati (canadesi, inglesi, greci, italiani dell’esercito  meridionale, ma anche marocchini, indiani, australiani, neozelandesi, polacchi  ecc.) approfittavano della debolezza della popolazione locale per requisire il meglio e la storia di Riccione purtroppo ne

è zeppa di aneddoti 

Presso la sede riccionese del Fascio dei Repubblichini fu trovato un elenco di  persone che sarebbero state perseguitate in caso di sabotaggio verso i tedeschi; erano destinati o alla deportazione o alla  fucilazione.

La storia di Riccione non finisce qui!

Esplora il blog del Riccione Beach Hotel per scoprire tanto ….ad esempio

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Parchi Tematici Riccione Acquario di Cattolica, Italia in miniatura – parte seconda

I PARCHI DIVERTIMENTO PIU’ FAMOSI IN EUROPA SONO A RICCIONE ACQUARIO DI CATTOLICA, ITALIA IN MINIATURA ecc.

I migliori Parchi divertimento sono a Riccione e sono AQUAFAN e OLTREMARE, ITALIA IN MINIATURA, L’ ACQUARIO DI CATTOLICA, FIABILANDIA !

Ecco perchè vi consigliamo sempre di venire nel nostro Riccione Beach Hotel, ma… ecco la dimostrazione dei motivi per cui dovreste sceglierci come meta!

Grazie a questo fantastico blog avete modo di leggerli tutti!

Ma non perdiamoci in chiacchiere… oggi parliamo di: Parchi divertimento Riccione!

1. ITALIA IN MINIATURA

L’Italia in Miniatura  è un sogno tridimensionale a occhi aperti la realtà che supera la fantasia ,  il patrimonio storico, architettonico e culturale italiano ridimensionato in scale con meravigliose rappresentazioni in miniatura, di estrema fedeltà e stupefacente realismo.

 

Il Parco dell’Italia in Miniatura è sorto circa  quaranta anni fa  nel 1970 grazie a Ivo Rambaldi,  che percorse 27.000 km per visitare e misurare, metro alla mano, chiese, piazze, ponti e monumenti, utilizzando  6.000 fotografie, disegni e mappe a tutte le Università Italiane e poter così realizzare miniature fedeli e straordinarie.

Oggi l’Italia in Miniatura è molto diversa e piu’ grande rispetto alle sue origini: si sono aggiunte numerose attrazioni, , rivolta specialmente a famiglie, bambini e scolaresche . Una bellissima favola raccontata da oltre 45 anni .

Il nucleo storico del parco è costituito da 273 riproduzioni  architettoniche italiane ed europee, minuziosamente riprodotte in scala da 1:25 a 1:50, immerse in un verde spettacolare su una grande superficie all’ aperto complessiva di 85.000 mq.

Miniature ma anche tanto altro: il Parco offre numerose attrazioni Cannonacqua, ad esempio, sfidando  gli amici in frizzanti battaglie d’acqua all’ultima goccia.

Potrete ammirare le miniature dalla Monorotaia Arcobaleno, un treno a trazione elettrica che percorre l’intero perimetro del Parco.

Se vorrete sentirvi davvero a Venezia, a Italia in Miniatura potete farlo.

A Italia in Miniatura, navigando sul Canal Grande, è possibile sentirsi davvero a Venezia: il Canal Grande, con i suoi palazzi sontuosi con il maestoso Ponte di Rialto e poi Piazza San Marco, con il Campanile e la Basilica,

Definita da molti la città più romantica del mondo, Venezia è unica al mondo per la bellezza delle sue architetture e per i canali, che sono da sempre la sua culla.

Oltre a questo a Italia in miniatura troverete Cinemagia 7D,  AreAvventura e SuperRacing sono invece tre emozionanti nuove aree,

Queste sono solo alcune delle attrazioni presenti all’ interno di un Parco all’insegna della tradizione e dei monumenti in miniatura, ma anche un vero e proprio cantiere delle idee in continuo rinnovamento, con  percorsi didattici guidati, ognuno modulabile per offrire a ogni scuola,

I temi proposti sono davvero  innumerevoli: fisica, biologia,  telecomunicazioni, educazione alimentare, storia e architettura italiana, arte e scienza, storia dell’unità d’Italia, costituzione italiana, educazione ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, educazione stradale e ambiente e biodiversità con la certezza di vivere un’esperienza avvincente e gratificante per tutti gli studenti.

1. ACQUARIO DI CATTOLICA

L’Acquario di Cattolica è un altro dei parchi tematici del gruppo  Costa ed è  ideata per coniugare educazione e divertimento, ma anche cultura e attenzione nei confronti dell’ecologia e del rispetto della natura.
I temi che si intrecciano sono differenti  sono esperienze emozionali e trasversali.

L Acquario di Cattolica è il più grande acquario dell’Adriatico, dove scienza e cultura si uniscono , per sensibilizzare il grande pubblico al rispetto della flora e della fauna,
Si parte dal Mar Mediterraneo passando per l’Oceano Atlantico, Pacifico e Indiano fino ad arrivare alla splendida barriera corallina del Mar Rosso: si trovano i pinguini, le lontre,  le meduse e poi gli squali toro più grandi d’Italia che nuotano  nella vasca da 700.000 litri .

L’attenzione all’ambiente e alla conservazione delle specie marine emerge nelle due aree targate “Salva una specie in pericolo” con “Plastifiniamola” e con l’Info Point “Tartarughe in Adriatico”,  il tutto realizzato in collaborazione con Fondazione Cetacea per tracciare e monitorare la vita delle tartarughe marine nel mare Adriatico.

I bambini diventano protagonisti nel percorso “Sulle orme dei Pinguini Imperatore”, un’area  che  catapulterà i piccolissimi al Polo sud, per scoprire le vita dei pinguini cosi’ da vicino come non mai.

Partendo per la visita dell’Acquario di Cattolica non si deve partire con fretta ma si deve osservar attentamente ogni angolino.

Gli animali dell’acquario  di fretta non ne hanno.

Servono solo tanta curiosità e voglia di conoscere e di stupirsi . Le vasche dell’Acquario di Cattolica  vanno osservate con grande attenzione, soprattutto quelle più piccole, che ricreano minuziosamente ambienti diversi, ricchi di vita e mistero.

Una visita da fare assolutamente insomma passando per la zona di Riccione.

Dopo una giornata passata in questi parchi vi consigliamo assolutamente … come minimo  un Hotel super attrezzato e accogliente che vi faccia vivere il vero spirito romagnolo!

Il nostro Riccione Beach Hotel è situato a Riccione a 60 metri dalla spiaggia sulla riviera Romagnola,  l’ideale con tanti servizi di qualità per vivere una vacanza in completo relax.

Qui  si trovano spiagge ampie comprese nel Parco Naturale proprio a fianco della foce del Marano.

Per leggere l’articolo Parchi Tematici Riccione – PARTE PRIMA clicca qui 

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Parchi Tematici Riccione Aquafan e Oltremare – parte prima

I PARCHI DIVERTIMENTO PIU’ FAMOSI IN EUROPA SONO A RICCIONE AQUAFAN, OLTREMARE ecc.

I migliori Parchi divertimento sono a Riccione e sono AQUAFAN e OLTREMARE, ITALIA IN MINIATURA, L’AQUARIO DI CATTOLICA, FIABILANDIA !

Ecco perchè vi consigliamo sempre di venire nel nostro Riccione Beach Hotel, ma… ecco la dimostrazione dei motivi per cui dovreste sceglierci come meta!

Grazie a questo fantastico blog avete modo di leggerli tutti!

Ma non perdiamoci in chiacchiere… oggi parliamo di: Parchi divertimento Riccione!

1. AQUAFAN RICCIONE

 

Aquafan è uno dei primi parchi acquatici costruiti in Italia.

È situato a Riccione, a poche centinaia di metri dalla uscita dell’autostrada A!4

Inaugurato nel 1987, negli anni ha riscosso talmente tanto successo da diventare il più famoso tra i parchi divertimento di tutt’Europa.

Il parco AQUAFAN, oltre ad offrire molti divertimenti acquatici classici (acquascivoli, piscina a onde, fiume lento e rapido), si continua a distinguere per la continua ricerca della novità acquatica più innovativa e bizzarra nonché per i servizi e le promozioni commerciali adottate.

Tra le attrazioni che, col passare del tempo, si sono aggiunte all’offerta originaria, divenendo, al contempo, simboli stessi del parco, si possono citare:

il Kamikaze, uno scivolo a due piste lunghe 90 metri in grande pendenza in cui la discesa raggiunge l’adrenalinica velocità di 70 km/h,

l’Extreme river, una rampa a sezione paraboidale (Half Pipe) sulla quale si scivola in moto armonico fino a perdere quota

e lo Speedriul, una struttura a forma di imbuto che “inghiotte” gli ospiti dopo un moto vorticoso.

Alle attrazioni di Aquafan  sopra descritte si affiancano spettacoli di animazione, musica e luoghi di ristoro.

All’interno dell Aquafan  sorge anche una discoteca molto popolare tra gli adolescenti, il cui nome è “Walky Cup“, noto per megaconcerti e favolosi schiuma-party

Aquafan è il primo parco acquatico europeo a rimanere aperto anche nelle ore notturne durante i mesi estivi.

Nel 2004  Aquafan è stato ampliato notevolmente costruendo affiancate al parco acquatico due nuove importanti strutture: il cinema IMAX ed il nuovo parco Oltremare di natura ludico-didattica.

Nel 2010, venne  installato un nuovo scivolo tubolare dal nome Strizzacool che, con la grandezza notevole della sua sezione, si caratterizza per offrire agli ospiti una discesa di gruppo.

Il parco è  molto grande  circa  150 000 m², pieno di tante attrazioni.

Tutto pensato per il tuo divertimento… ci pensi?

Dal 2011 durante l’estate in alcune serate (normalmente 1 volta a settimana), nel parco acquatico si svolge lo schiuma party più grande del mondo con ospiti e dj internazionali capaci di richiamare migliaia di giovani.

Tra questi: Paul KalkbrennerDavid GuettaAviciiLMFAOMartin SolveigGabry Ponte e Skrillex.

2. OLTREMARE RICCIONE

Un altro dei parchi divertimento più famosi d’europa è Oltremare!

Oltremare è un parco tematico naturalistico, sito a Riccione, specializzato nella tutela di particolari specie di animali, sia animali della terra e sia del mare.

Le attrazioni si concentrano   su ciò che riguarda gli animali degli oceani, posti in teche  acquari, ma il top sono gli  spettacoli marini e piccole riserve naturali.

Oltremare è stato Inaugurato nel giugno 2004. e si estende complessivamente  del parco è di 110.000 m², di cui 77.000 m² di spazi verdi e 24.000 m² di spazi coperti.

Oltremare dunque nasce da un progetto architettonico realizzato dal gruppo G.A.Lorenzon, Busby+Association Architects di Vancouver: per i suoi contenuti tecnologici all’avanguardia uniti a una particolare attenzione all’ambiente, è stato premiato con l’Award of Excellence dall’Associazione di Architetti Canadesi.

Oltremare è suddiviso in  differenti aree:

Adventure Island

Si tratta di un’area di 4000 m² dedicata ai bambini.

Essa rappresenta un playground sotto il segno di “Ulisse”, la mascotte del parco.

Nell’area i bambini possono giocare in modo autonomo o in compagnia degli adulti che li accompagnano in apposite attività.

Pianeta Terra

Pianeta Terra è un percorso visivo e multi sensoriale che si snoda attraverso quattro sale che consente di rivivere quattro tappe fondamentali che hanno segnato l’evoluzione del nostro pianeta da 15 miliardi a 12 milioni d’anni fa, molto bello e suggestivo.

Darwin, la foresta pluviale

 

Una cupola di vetro e acciaio racchiude l’ambiente dei rettili giganti, per come si stima potesse presentarsi nel Cretaceo.

I visitatori possono immergervisi camminando e  seguendo gli appositi sentieri, facendo esperimento dell’ambiente caldo e umido in cui vivevano i dinosauri prima che i grandi sconvolgimenti li portassero all’estinzione.

Il percorso termina  con l’attraversamento di una foresta bruciata dalla lava e con la visione delle sagome di alcune impronte di dinosauro riportate sul piano di calpestio.

Aree marine

Questa sezione è dedicata all’ambiente marino e si compone  dalla Laguna dei delfini e da Pianeta mare, area dedicata agli abitanti del mare Adriatico.

  • Pianeta Mare

Un grande ambiente completamente dedicato all’Adriatico e ai giganti che lo popolano.

E’ una mostra  molto accurata di balene, delfini, squali, pesci luna e altri grandi vertebrati, ricostruiti in scala reale in resina, fibra di vetro e poliuretano.

  • La Laguna dei Delfini

La laguna dei delfini, ricostruisce un angolo di Adriatico dove i tursiopi di Oltremare si esibiscono davanti al pubblico, è un momento educational molto bello ed importante per capire la vita di questi bellissimi mammiferi.

La laguna riproduce l’ambiente marino e si divide in più zone.

Aree naturali

Oltremare presenta una vasta area dedicata alla natura della terraferma. Le seguenti zone sono:

  • Area falchi: dove gli addestratori intrattengono il pubblico con vari tipi di falchi e rapaci  che vengono fatti  volare per il cielo e si librano a prendere le prede e a seguire . La zona contiene anche un piccolo itinerario turistico per la conoscenza più approfondita di queste specie di rapaci.
  • oltemare-spettacolo-rapaci-riccione-beach-hotel

 

  • Area spettacoli della fattoria:  è un palcoscenico, simile a quello dell’ “area dei delfini”, qui è possibile ammirare da vicino esemplari magnifici come l’Ara rossa e verde e l’Ara blu e gialla e i meno conosciuti Conuri del sole

 

  • Delta: lungo il percorso del Delta del Po  si possono osservare non solo flora e fauna tipiche del Delta del Po, come per esempio lo Storione (una specie endemica del mare Adriatico ima anche il pesce siluro e le testuggini palustri dalle orecchie rosse.

 

  • Wallaby: Dal 2018 è stata allestita un’area che ospita esemplari di Wallaby.
  • Dopo una giornata passata in questi parchi vi consigliamo assolutamente … come minimo  un Hotel super attrezzato e accogliente che vi faccia vivere il vero spirito romagnolo!Il nostro Riccione Beach Hotel è situato a Riccione a 60 metri dalla spiaggia sulla riviera Romagnola,  l’ideale con tanti servizi di qualità per vivere una vacanza in completo relax.Qui  si trovano spiagge ampie comprese nel Parco Naturale proprio a fianco della foce del Marano.Per leggere l’articolo Parchi Tematici Riccione – PARTE SECONDA clicca qui leggi altri articoli sulla nostra zona CLICCANDO QUI!.

 

 

Cosa fare a Rimini – parte seconda

COSA FARE A RIMINI – PARTE SECONDA

Cosa fare a Rimini? Te lo chiedi ancora nonostante nello scorso articolo avevamo iniziato a presentarti già molti motivi per cui conviene venire a rimini?

Ebbene con l’articolo di oggi allora non avrai più domande da farti!

Dai! Continuiamo a saziare il tuo bisogno di risposte alla domanda: Cosa fare a Rimini?

6 Il borgo di San Giuliano Rimini

cosa fare a rimini

Il borgo di San Giuliano è un’altra perla della città, sacra quasi come un luogo di pellegrinaggio, e qui  qualche decennio fa nacque il Maestro Federico Fellini.

Questo antico quartiere popolare vi ruberà letteralmente  l’anima camminando per le strette strade dell’antico borgo di pescatori: i panni stesi alle finestre profumano di buono e il silenzio che regna nelle strade assolate porta alla mente i pensieri più profondi.

Gironzolate qui tra i murales che ricordano il grande regista, uno splendido omaggio dei suoi concittadini, e non dimenticate assolutamente a casa  la macchina fotografica, perché il luogo si presta particolarmente.

Infine, una volta qui, ricordate di fare un salto nell’Abbazia di San Giuliano, che dà il nome al borgo e che contiene una splendida opera di Paolo Veronese.


7 Tour Felliniano Rimini

cosa fare a rimini

Volete un altro consiglio? Volete sapere cosa fare a rimini?

Partendo  sempre da San Giuliano e dai suoi murales colorati potrete organizzare un interessante itinerario che tocchi i maggiori luoghi felliniani.

Oltre a Piazza Cavour, che è un importante luogo di incontro nel film “I Vitelloni”, e alla spiaggia, spesso presente nelle pellicole di Fellini.

In autunno o d’inverno, con nuvole basse sull’orizzonte e la nebbia, potrete fare un bel giro tra le vie che da Piazzale Fellini portano a Piazza Marvelli: ognuna porta il nome di un film.

E poi c ‘è  Piazzale Fellini stesso, con il famoso Grand Hotel e la fontana dei Quattro Cavalli, è il simbolo di una Belle Epoque che ancora conquista e affascina tutt’ora.

cosa fare a rimini

Proseguiamo poi con  Castel Sismondo, il Porto Canale e Piazza Tre Martiri, tutte zone frequentate con gli amici dal Maestro Fellini ..

Non perdete alla fine la Fondazione Federico Fellini, per veri appassionati vista la ricchissima documentazione presente, ma nello stesso tempo ottima per avvicinarsi alla vita e alle opere di un grande Maestro. Fateci un pensiero!


8 Marina di Rimini e spiagge

cosa fare a rimini

E dopo tutto questo girare a piedi o in bici  sarete forse un po’ stanchi , ecco finalmente un po’ di meritato relax in spiaggia.

Godetevi il sole, il mare e l’atmosfera davvero unica di una delle spiagge più rinomate della riviera romagnola ampia e lunghissima….kilometri e kilometri di spiagge..

Dunque ora tutti a rilassarsi  sulla sabbia: , certo, ma anche decidere di non fermarvi nemmeno un minuto, tra partite di beach volley, ping pong, tennis e chi più ne ha più ne metta.

Le attività e gli eventi organizzati in estate sono infiniti dai vari comuni della Riviera , tanto per gli adulti quanto per i più piccoli

 

9 Festival degli aquiloni

cosa fare a rimini

Siete ancora  sulla spiaggia di Rimini?

Vi chiedete ancora cosa fare a Rimini?

Non potete perdere l’Aquilonata sul Mare, un appuntamento ormai trentennale che colora il cielo e stampa il sorriso sulla faccia dei bambini.

Potrete stupirvi di fronte al volteggiare esperto e brioso degli aquiloni, visibili anche a distanza coi loro colori accesi e capaci di catturare l’attenzione anche del turista più distratto.

Voli liberi, acrobatici movimenteranno la vostra permanenza in spiaggia e i laboratori saranno un momento davvero speciale in cui imparare a costruire gli aquiloni e cimentarsi con le tecniche di volo.

È un evento imperdibile e piuttosto raro, non vorrete mica rinunciarci?


10 Italia in miniatura, Aquafan, Oltremare, Fiabilandia

cosa fare a rimini

E per finire, regalatevi l’emozione di sentirvi un po’ come i giganti delle storie di Swift o come Alice, che nel Paese delle Meraviglie .

Andate a vedere l’Italia in Miniatura e divertitevi ad ammirare le bellezze dello stivale, tanto culturali quanto paesaggistiche, attraverso le minuziose ricostruzioni in scala,

poi spostatevi verso Riccione e qui troverete altri parchi della riviera da visitare assolutamente : Italia in Miniatura, Oltremare, Fiabilandia.

Vi siete persi la prima parte di questo articolo??? Cliccate qui. 

Leggete per questo approfondimento il nostro prossimo articolo che parla proprio di parchi divertimento Riccione.

Non vi resta che partire!

Radio Deejay Riccione On Stage & Riccione Beach Hotel

RADIO DEEJAY  RICCIONE 2018 & RICCIONE BEACH HOTEL

Radio DEEJAY RICCIONE On Stage! Torna anche questa estate uno degli appuntamenti piu’ attesi.Eh si…Il feeling  tra Riccione e Radio DEEJAY Riccione  è di quelli che il tempo non scalfisce anzi uno di quegli amori che  in estate risplendono di più.

Ad ogni edizione ogni anno cresce l’attesa per scoprire i nomi dei grandi interpreti della musica italiana e internazionale che saliranno sul palco di piazzale Roma.

E’ sempre a ingresso libero – manifestazione musicale unica in Italia, per numero di serate, protagonisti e qualità della proposta.

Linus ha presentato gli eventi dell’estate sul nuovo treno Frecciarossa che ora ferma proprio a Riccione.

E noi del Riccione Beach Hotel ti presentiamo questa manifestazione nel dettaglio 
RADIO DJ RICCIONE ON STAGE
radio dj riccione on stage

3 – 24 agosto 2018 – Piazzale Roma Riccione

Edizione 2018 per Deejay On Stage, l’evento estivo di Radio Deejay che si tiene nuovamente a Riccione per quasi tutto il mese di Agosto.

Una lunga serie di serate di musica e spettacolo per scoprire nuovi talenti della musica e star della scena italiana.

A condurre la nuova edizione saranno Andrea e Michele,

La Pina e Rudy Zerbi,

i quali introdurranno i cantanti che concorreranno nel talent show per vincere un mese di programmazione su Radio Deejay per la propria canzone.

Ad alternare le esibizioni degli artisti saranno gli show degli ospiti speciali.

Ecco il programma artistico di questa edizione:

3 Agosto: Ermal Meta, Joan Thiele

4 Agosto: Michele Bravi, Elodie
7 Agosto: Alvaro Soler, Mihail
8 Agosto: Dark Polo Gang
9 Agosto: Calcutta, Carl Brave X Franco 126, Francesca Michielin
14 Agosto: Benji & Fede, Irama
15 Agosto: Le Vibrazioni, Merk & Kremont
16 Agosto: Takagi & Ketra, Giusy Ferreri, Boomdabash, Ex-Otago, Alice Merton
18 Agosto: Cosmo, Lo Stato Sociale
21 Agosto: Emis Killa, Federica Abbate
22 Agosto: The Kolors
23 Agosto: Elettra Lamborghini, Drefgold, Sfera Ebbasta

24 Agosto: Finale Deejay on Stage con Shade e Federica CartaDeejay On Stage 2018 si tiene presso Piazzale Roma a Riccione ogni sera dal 3 al 24 Agosto.

Location:

Piazzale Roma Riccione
Approfitta dei prezzi imbattibili e LOW COST del Riccione Beach Hotel e non perdere questi fantastici eventi in riva al mare a Riccione!
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Cosa fare a Rimini – parte prima

COSA FARE A RIMINI

Ti sei sempre chiesto cosa vedere o cosa fare a Rimini in un paio di giorni?

Cosa fare a rimini

Ecco qua per te una selezione di  posti bellissimi di Rimini che ti faranno sognare.

Rimini , Cattolica e Riccione e la Riviera Romagnola fanno da sempre  rima con spiagge  sole  tanta gente e divertimento.

Tutto questo è vero, ma è assolutamente riduttivo pensare che Rimini sia solo questo.

Rimini con  i suoi quartieri e le sue piazze, chiassosi e molto belli sono infatti una scoperta continua, cosa fare a Rimini?Buttando l’occhio qua e la  tra scorci incantati e tesori archeologici non potrai che scoprirlo.

La Storia di Rimini affonda le radici in tempi antichissimi.

Fu  Fondata dai Romani  subito dopo una vittoria sui Galli, l’antica Ariminum, cosi’ si chiamava all’epoca  divenne un centro sempre più importante.

Da qui gli antichi Romani  fecero partire due arterie fondamentali:

la via Flaminia che ancora oggi la collega con Roma, e la via Emilia che la unisce con Piacenza.

In questa zona  si incrociarono e si susseguirono popoli e dominazioni diverse: dai Bizantini ai Longobardi, dai Malatesta ai Veneziani. 

Ognuno di questi  Popoli ha  lasciato una traccia sorprendente e tutt’oggi  nelle maggiori attrazioni, come l’Anfiteatro, la Rocca Malatestiana, l’Arco di Augusto o il Tempio Malatestiano.

Sicuramente esplorare questi posti potrebbe essere la prima risposta alla domanda: “Cosa fare a Rimini?”

Seguiteci in questo viaggio ad esplorare le meraviglie di questa città!

Sicuramente va detto che Rimini è tra le perle dell’Emilia Romagna! 

Una delle migliori località turistiche in Italia per accoglienza e ospitalità: godetevi il sole nelle belle spiagge, ampie e attrezzate, entrate nelle chiese e nei palazzi, respirate a pieni polmoni l’atmosfera gioviale e di festa  del centro e riempitevi gli occhi di bellezza!


Partiamo con le varie attrazioni che soddisferanno la tua voglia del cosa fare a Rimini:

1 Tempio Malatestiano Rimini

cosa fare a rimini - duomo rimini

Cominciamo con una tappa obbligata, il Tempio Malatestiano, strettamente legato al nome di Leon Battista Alberti, che ne progettò la struttura e l’esterno, e ad altri nomi   celebri come Piero della Francesca, Giotto, Giorgio Vasari e Agostino di Duccio per gli affreschi, i dipinti e le sculture che sono custodite all’interno.

Il  Tempio fu voluto da  Sigismondo Pandolfo Malatesta per celebrare la sua stirpe,  la Cattedrale, all’inizio era una chiesa francescana con riferimenti e simboli pagani.

A oggi è un gioiello di rara bellezza: per i cittadini, abituati alla sua lucente bellezza, è semplicemente “il Duomo”, per i turisti uno scrigno di tesori.

Gustatevi e ammirate il contrasto netto tra l’esterno equilibrato e rigoroso e l’interno, ricco e sontuoso.

Tempio Malatestiano, Via IV Novembre, 35 – Rimini

Aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30 sabato, dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.00 domenica, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30

2 Centro storico Rimini

Il centro storico di Rimini è un mix di bellezza, arte, storia e vitalità! Un’altra delle cose che rispondono perfettamente alla tua domanda: “Cosa fare a Rimini?”

cosa fare a rimini 2

Basta passeggiare  tra le piazze e i vicoli  e ve ne renderete conto: arriverete al maestoso  Arco d’Augusto, il più antico arco romano conservato.

cosa fare a rimini - arco d'augusto rimini

Passerete di fronte alla famosissima Casa del Chirurgo, un prezioso scavo archeologico  sito in pieno centro in Piazza Ferrari, vera e propria Domus romana  in cui ammirare arnesi medici, arredi tipici e anche splendidi mosaici.

cosa fare a rimini - casa del chirurgo

E poi proseguendo si arriverà in  Piazza Tre Martiri, che era l’antico foro romano, e Piazza Cavour, la più importante in epoca medievale, bellissima e regale con i suoi edifici storici come il Palazzo dell’Arengo, Palazzo del Podestà e il Palazzo Comunale.

cosa fare a rimini 3

Il vero  simbolo vero della piazza è pero’ la Fontana della Pigna, al centro, da sempre punto di ritrovo per i cittadini.


Casa del Chirurgo, Piazza Luigi Ferrari – Rimini

Dal 10 settembre al 31 maggio: chiusa il lunedì. 
Aperta dal martedì al sabato, dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
Domenica e festivi, dalle 10.00 alle 12.30 e poi dalle 15.00 alle 19.00

Dal 1 giugno al 9 settembre: chiusa il lunedì. 
Aperta tutti i giorni dalle 14.00 alle 23.00. Il martedì e il giovedì anche dalle 10.00 alle 12.30. 
Domenica e festivi, dalle 17.00 alle 23.00.

Costo del biglietto: intero € 6,00 / ridotto € 4,00 / ulteriori riduzioni per gruppi.

3 Museo della città Rimini

cosa fare a rimini 4

Il Museo della Città di Rimini è davvero bellissimo e fa parte della rete dei musei comunali insieme alla Domus del Chirurgo e al Museo Etnografico degli Sguardi.

Tutti e tre questi musei hanno una notevole importanza storica e sono quindi un must se ti stai ancora ponendo la domanda:”Cosa fare a. Rimini?”

Ospitato in un ex convento dei Gesuiti, il Museo della Città  contiene opere straordinarie e resterete sicuramente impressionati di fronte alle opere del Ghirlandaio o del Guercino.

Nella  Pinacoteca, si ritroveranno  i momenti salienti della Scuola Riminese del Trecento e della Signoria dei Malatesta, mentre nella Sezione Archeologica sarete catapultati nella Rimini Imperiale. Salite a bordo!


Museo della Città di Rimini, Via Luigi Tonini, 1 . Rimini

Dal 10 settembre al 31 maggio: chiusa il lunedì. 
Aperta dal martedì al sabato, dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
Domenica e festivi, dalle 10.00 alle 12.30 e poi dalle 15.00 alle 19.00

Dal 1 giugno al 9 settembre: chiusa il lunedì. 
Aperta tutti i giorni dalle 14.00 alle 23.00. Il martedì e il giovedì anche dalle 10.00 alle 12.30. 
Domenica e festivi, dalle 17.00 alle 23.00.

Costo del biglietto: intero € 6,00 / ridotto € 4,00 / ulteriori riduzioni per gruppi.

4 Pescheria Vecchia Rimini

cosa fare a rimini 5

Per cogliere l’essenza  e il cuore di una città come Rimini non si puo’ tralasciare una visita alla  zona della Pescheria Vecchia.

D’altronde ti sei chiesto/a tu Cosa fare a Rimini… no?

Questo è di certo il posto ideale e informale  per due chiacchiere con gli amici di fronte a una buona birra o a un bicchiere di vino, in uno dei tanti locali  e localini presenti attorno a questo luogo:

cantine, pub e ristorantini vi offriranno il meglio dell’Emilia Romagna a tavola… mentre il romanticismo della città, appena fuori, farà il resto.

Ammirerete poi le   geometrie ipnotiche dei vicoli e della galleria di archi, nata dall’ingegno dell’architetto Buonamici, sotto cui i famosi banchi in pietra, che un tempo servivano per la vendita del pesce fresco, oggi ospitano tantissimi giovani a ogni ora del giorno e della notte.


5  Ponte di Tiberio Rimini

cosa fare a rimini 6

Altro giro, altra corsa: spostiamoci a vedere ancora un’opera magnifica, sempre di epoca romana, il mitico Ponte di Tiberio.

Fu fatto costruire da  Augusto  sul fiume Marecchia, questo ponte che fu portato poi a termine dall’ imperatore  Tiberio  è un esempio imponente della grandezza delle costruzioni romane e soprattutto della loro enorme abilità tecnica.

Strutturalmente il ponte a cinque fornici è realizzato in pietra d’Istria e segna l’inizio della via Emilia.  È uno dei simboli della città che  apre  la via del foro, che si apriva con il Ponte e si chiudeva con l’Arco di Augusto.

Ancora oggi dopo secoli  è una vera magia! Lasciatevi stregare!

Dopo giornate vissute nell’immersione completa e dopo avr trovato cosa fare a Rimini… bhe… come minimo servirà un Hotel super attrezzato e accogliente che vi faccia vivere il vero spirito romagnolo!

Il nostro Riccione Beach Hotel è situato a Riccione a 60 metri dalla spiaggia , sulla riviera Romagnola,  l’ideale con tanti servizi di qualità per vivere una vacanza in completo relax.

Qui  si trovano spiagge ampie comprese nel Parco Naturale proprio a fianco della foce del Marano.

Per non parlare delle più famose discoteche del paese… le discoteche riccione!

leggi altri articoli sulla nostra zona CLICCANDO QUI!.


 

Marshmello Cocorico Riccione

Riccione Beach Hotel e Cocorico Riccione presentano: Marshmello Cocorico Riccione

Marshmello Cocorico! Che sorpresa! Che fusione pazzesca!

marshmello cocorico riccione

Il 14 luglio 2018 a Riccione faremo scintille con uno dei migliori dj del mondo! Marshmello Cocorico!

CHI E’ MARSHMELLO COCORICO RICCIONE?

Approfitta della struttura conosciuta come uno degli Hotel economici più richiesti tra gli Hotel a Riccione Beach Hotel!

Prevendite a PREZZO SCONTATO,

Enorme Buffet delle colazioni usufruibile senza fretta sino alle 14:00, Late Check Out,

Convenzioni con un Parco Acquatico (incluso nel prezzo se ordini dal sito, il cui link lo trovi in fondo alla pagina.)

Super convenzioni con ristoranti della zona,

A pochi metri dalle Discoteche gratuite in spiaggia e a pochi km dalle migliori discoteche d’Italia:

Cocorico Riccione e Baia Imperiale

Peter Pan Riccione e Altromondo Studios Rimini

Villa delle Rose e Carnaby Club Rimini.

ma… non solo…

Le cose da fare a Riccione non finiscono mai! Se vuoi saperne di più leggi il nostro articolo: Cosa Fare la Sera a Riccione

Che aspetti? Dovresti essere già alla cornetta del telefono per chiamarci! Resta in contatto con noi per qualsiasi altro evento estivo:

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In caso miracolosamente non li conoscessi, ti raccontiamo qualcosa su di loro!

MARSHMELLO – CHI E’?

2015: Gli esordi

Il 3 Marzo 2015 Marshmello pubblica la sua prima canzone, di nome “WaVeZ”, sulla sua pagina di SoundCloud  Grazie a questo raggiunge prima notorietà e dj come Skrillex, iniziano a pubblicare alcune delle sue tracce .

2016: L’album di debutto

All’inizio del 2016, Marshmello decide di pubblicare una raccolta di alcune delle sue precedenti canzoni in un album chiamato“Joytime”.  L’album è stato pubblicato da Marshmello tramite la sua casa discografica“Joytime Collective” e contiene 10 tracce, tra le quali Keep It mello e Want U 2 che vengono pubblicate come singoli. L’album ottinene il quinto posto nella Billboard Dance/Electronic Albums.

Marshmello debutta poi  per la casa discografica Monstercat con “Alone” che viene inserita nell’album compilation chiamato Cataclysm.  Il 2 Luglio Marshmello pubblica su YouTube il video ufficiale della canzone“Alone” che conta più di 800 milioni di visualizzazioni.

Il 19 giugno 2016 Marshmello si è esibito all’Electric Daisy Carnival a Las Vegas dove il DJ olandese Tiësto, che indossava gli stessi indumenti del presunto DJ americano fingendo così di essere lui il vero Marshmello.

Il seguito è stato svelato dai fan e dai media che l’esibizione di Tiësto era stata solamente una trovata pubblicitaria dato che è stata scoperta una foto dei due DJ mascherati prima dello show.2017

Il 24 Febbraio pubblica la prima traccia dell’anno intitolata“Chasing Colors”, una collaborazione con il dj Ookay e con la cantante Noah Cyrus.

Il mese dopo pubblica un’altra traccia in collaborazione con“Slushii” intitolata“Twinbow”.

Il 5 maggio Marshmello pubblica il suo terzo singolo dell’anno

In solo 12 mesi dalla prima comparsa nel mondo riuscito a guadagnare 21 milioni di dollari.

Questo, secondo una lista creata da Forbes, gli permette di entrare nella classifica dei 10 dj più pagati nel 2017.

2018

A causa dell’improvvisa morte del rapper Lil Peep, Marshmello, per desiderio della madre del rapper, pubblica la loro collaborazione“Spotlight”

Inutile dire che oggi il suo nome è una garanzia!

Vi aspettiamo nel nostro scatenatissimo Hotel per giovani Riccione Beach Hotel!

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