TREKKING IN EMILIA ROMAGNA

 

TREKKING IN EMILIA ROMAGNA

Quando la mattina vi svegliate al Riccione Beach Hotel e la giornata non è delle migliori per andare in spiaggia oppure lo è ma volete fare qualcosa di diverso organizzatevi per un bel trekking in Emilia Romagna !!!!

 La montagna – come dice l’alpinista e fotografo Guido Rey – è fatta per tutti, non solo per gli alpinisti: per coloro che desiderano riposo nella quiete come per coloro che cercano nella fatica un riposo ancora più forte.

L Emilia Romagna offre parecchi spunti e territori ideali per fare un sano trekking approfittando anche delle proprie vacanze in questa regione. Accompagnati se vogliamo da guide Cai, iniziamo il nostro cammino in uno degli splendidi percorsi trekking in Romagna, tra le montagne della nostra Regione!

LE GUALCHIERE

Il punto di partenza dell’itinerario treekking in Emilia Romagna  del nostro viaggio è l’abitato di Bagno di Romagna, stazione termale molto conosciuta per il turismo termale dell’Appennino romagnolo 

Dall’ abitato ci si sposta verso Verghereto, al bivio per il Passo dei Mandrioli si gira a sinistra e dopo poco, in una grande curva a sinistra sotto ad un viadotto della superstrada, si incontra, sulla destra, un grande spiazzo qui potrete parcheggiare la macchina e iniziare il vostro percorso a piedi . A lato del parcheggio parte una strada in leggera discesa che porta al vecchio borgo delle Gualchiere.

L’ insediamento paleoindustriale delle Gualchiere, uno dei più interessanti ed intatti dell’Appennino tosco-romagnolo, lo troviamo sulla sponda sinistra del torrente che porta lo stesso nome  Savio, e lungo l’antica via di Passo Serra che già nel medioevo metteva in comunicazione la Romagna con la Toscana e Roma..

Una volta passato  il borgo, il sentiero continua a destra, permettendo di evitare i 6 guadi, in successione, del fosso delle Gualchiere. Vista la scardsa portata attuale, noi proseguiamo dritto per i guadi, per riprendere il sentiero prima del ponte, nei pressi della Maestà Balassini.  e da qui si  comincia a salire l’antica mulattiera.

 Il sentiero sale poi sui tornanti che, in parte, sfruttano la naturale pendenza delle rocce arenarie del Poggio Alto, quindi si giunge al Nasseto (m.897 slm).

I tornanti agevolano la salita ed i balzi di roccia offrono bellissimi panorami sulla valle sottostante. 

Seguire i percorsi trekking in Romagna significa anche vivere bellissimi momenti di relax  immersi nella natura incontaminata!

Partendo anche  da Rimini  o da Riccione si possono raggiungere facilmente in auto diversi percorsi  di trekking  in Emilia Romagna adatti sia ai principianti che ai più esperti per trascorrere giornate di trekking davvero uniche.

Ma vediamo nel dettaglio alcuni zone con percorsi di trekking presenti in Romagna e anche nelle vincine Marche.

ALTA VALCONCA

Partiamo dal sud della Romagna al confine con le Marche dove incontriamo la valle del Conca che prende il nome dal fiume Conca, corso d’acqua che nasce a 1.400 metri sul monte Carpegna e termina nel mare Adriatico tra Misano e Cattolica.

La valle del Conca è in Romagna luogo molto apprezzato dagli amanti del trekking con percorsi molto variegati che si snodano lungo le dolci colline tra le decine di borghi presenti a partire :da Morciano di Romagna.

Da ognuno di questi borghi medievali, come Saludecio, Mondaino, Montefiore, Gemmano, che si trovano tutti su  sommità di colline,  e da qui partono percorsi per praticare trekking che si fanno via via più difficile salendo di altitudine.

PARCO DEL MONTE SAN BARTOLO

Usciamo leggermente dalla Romagna e passiamo nelle Marche ove troviamo una zona davvero unica per le escursioni di trekking: il parco naturale del Monte San Bartolo.
Il Parco è favoloso per la particolare conformazione in parte rocciosa e a strapiombo sul mare, un luogo unico che regala una visuale mozzafiato e paesaggi incantevoli.

Si divide nettamente in due parti, quella appunto direttamente sul mare con una costa alta anche fino a 200 metri e quella interna dove si trovano diversi paesi (Gabicce Monte, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara e Santa Marina alta), boschi e distese incontaminate.
Il Parco oltre che ideale per escursioni di trekking di vario livello, è luogo intriso di storia, dagli scavi archeologici di Colombarone dove si possono vedere i resti di una villa romana alle leggende dei vecchi porti e delle città scomparse.

MONTE CATRIA

Usciamo ancora  dalla Romagna per arrivare comunque ad un luogo facilmente raggiungibile da Rimini e molto apprezzata dagli appassionati di trekking: il Monte Catria.
Il  monte  Catria è la vetta maggiore dell’appennino umbro-marchigiano alto  1.701 metri e domina gran parte delle zone circostanti offrendo viste incredibili  e mozzafiato dalla sua cima .

Nelle giornate più limpide da qui si puo’  scorgere buona parte  di Italia centrale, dai Monti Sibillini ai monti Reatini fino al lago Trasimeno, i boschi umbri, le colline marchigiane e il mare Adriatico.

Il monte Catria fa parte inoltre  di un gruppo di monti che comprende anche il monte Acuto (1668 m s.l.m.), la vetta delle Balze degli Spicchi (1526 m s.l.m.), e il Corno del Catria (1185 m s.l.,m).
Su questi monti si trovano percorsi piuttosto selvaggi e di difficoltà variabile adatti ad appassionati di trekking di vario livello con la possibilità di godersi anche di una fauna e una flora ben rigogliosa. una bella  giornata in mezzo alla natura

GOLA DEL FURLO

Altra meta fuori dalla Romagna  ma piuttosto vicina  per un’escursione di trekking è la Gola del Furlo situata nel comune di Fermignano. La Gola prende il nome dalla sua particolare conformazione, un foro appunto che in latino ha questo significato.

Una conformazione davvero sorprendente, un “foro” maestoso scavato tra i monti Pietralata e Paganuccio dal fiume Candigliano.

Oltre all’aspetto per così dire scenografico, la zona del Furlo è meta ambita per escursioni poiché presenta numerosi percorsi di varia conformazione e difficoltà e una grande ricchezza sia di flora che di fauna; da segnalare in questo senso che la Gola è uno dei luoghi più frequentati dagli amanti del birdwatching per la presenza di specie che non è facile osservare altrove come l’aquila reale, il falco pellegrino, il gufo reale.

ALTO RUBICONE

Tornando in piena Romagna in una zona facilmente raggiungibile da Rimini ecco una meta per fare trekking piuttosto ricercata: i sentieri dell’alto Rubicone.

Qui si trovano tanti percorsi 16 i  in totale  per  quasi 160 km che si snodano nelle colline tra i Comuni di Sogliano al Rubicone, Roncofreddo, Mercato Saraceno, Sant’Agata Feltria, Talamello e Novafeltria.

Questi percorsi sono  ideali per il trekking ma anche per mountain-bike, un progetto davvero articolato nato da un’idea e da un grande lavoro svolto dal comune di Sogliano insieme all’associazione A-Team Bike School; un progetto che valorizza una zona naturale e che comprende ben tre vallate: Rubicone, Uso e Savio.

Visita il sito ufficiale: http://www.isentieridellaltorubicone.it/it/homepage/

FORESTE CASENTINESI

Altra zona ideale per trovare bei percorsi è il confine dove la Romagna incontra le Marche  e qui si trova un’altra meta di grande prestigio per gli appassionati di trekking, la zona di Bagno di Romagna, località che si trova a valle della catena appenninica che divide appunto la Romagna dalle Marche.
La valle, denominata del Savio per il nome del fiume che la attraversa, è snodo piuttosto importante essendo posizionato in una zona di grande passaggio dell’Italia Centrale dove scorrono arterie di comunicazione altamente trafficate.

Dal 1993 la zona è diventata ancor più importante con l’istituzione del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, un luogo dove la natura ha  un ruolo fondamentale, un paradiso di boschi e fauna che richiama migliaia di appassionati.

I sentieri si snodano lungo i crinali dei vicini monti e sono apprezzati per la loro grande varietà, per la possibilità di vedere animali e scorgere paesaggi davvero particolari, ma anche luoghi dove la storia ha lasciato il suo segno.

LE CASCATE DELL’ACQUACHETA

All’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, sempre al confine tra Toscana ed Emilia Romagna diamo una menzione particolare per gli appassionati di trekking le Cascate dell’Acquacheta.

Raggiungibili sia dalla parte romagnola che da quella toscana  in genere si predilige la Romagna per la semplicità nel raggiungere il paese di partenza che è San Benedetto in Alpe.

Da San Benedetto parte il sentiero che costeggia il torrente e sale lungo il monte, prima in modo dolce poi più pendente anche attraverso il bosco per arrivare intorno ai 700 metri s.l.m. alla Cascata dell’Acquacheta, luogo davvero unico e suggestivo.

Il dettaglio del percorso: http://www.appenninoromagnolo.it/itinerari_trek/acquacheta.asp

NASSETO

Storicamente, del podere si trova notizia già nel 1500 ed è rimasto attivo e utilizzato fino agli anni ’60 del secolo scorso. Qui venivano portati all’alpeggio,, gli animali provenienti da altri pascoli. Un grande prato adibito al pascolo dove ancora oggi, d’estate, può capitare di vedere qualche mandria.

Il suo paesaggio, però, con il trascorrere del tempo sta mutando pian piano da semplice prato in bosco, per la presenza sempre più fitta di rovi e piante selvatiche.

L’intero podere è attraversato da una mulattiera affiancata da una doppia fila di aceri, cerri e carpini secolari: porta verso il Passo Serra, seguendo un percorso che anticamente praticavano i pellegrini diretti verso Roma.

Da qui  percorrendo un lungo e boscoso tratto di crinale lungo il quale si incontra  il Passo dei Mandrioli e Cima del Termine, ci dirigeremo verso il Poggiaccio, per poi ritornare alle Gualchiere scendendo il sentiero 185.

I percorsi trekking in Romagna sono l’occasione ideale per ritrovare la quiete e la serenità e per il vostro soggiorno potrete scegliere il Riccione Beach Hotel con il suo brunch dalle 8 alle 14,00, il parcheggio privato a pochi passi dal mare e da tutti i percorsi per escursionismo e trekking della Emilia Romagna, delle Marche e Toscana.

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